Sin da piccola la mia passione è stata il disegno, mi ha accompagnata nei momenti facili e in quelli difficili, permettendomi di riportare le mie emozioni su una tela bianca. Le botteghe d’arte emanavano un fascino particolare, ci andavo alla domenica mattina dove uno scultore/pittore molto conosciuto nel mio paese mi accoglieva e mi trasmetteva il suo lavoro; ricordo l’odore del gesso, le forme sinuose delle sue sculture e la continua copia dal vero che mi faceva fare. Le mie piccole manine si esercitavano spaziando da un vaso di fiori ai busti scolpiti con cura, aspettavo quelle domeniche mattine con il piacere di imparare e lui vedeva in me una piccola artista come non mancava di ripetermi. Queste persone mi hanno sempre colpita per la loro aurea di mistero, il loro fascino e la conoscenza, restavo per ore ad ascoltare lezioni e racconti senza mai annoiarmi. Questo interesse mi ha portato ad iniziare un percorso di conoscenza dell’Arte: a frequentare la scuola di grafica pubblicitaria e i corsi di disegno nel mio paese dove ho incontrato artisti diversi, particolari, tutti con una forte personalità che hanno stimolato in me il continuo desiderio di coltivare questa grande passione.

Da lì nasce il tutto. Il mio interesse per il colore, per le emozioni e per il miscuglio dei sensi, dove le sfere sensoriali creano immagini emozionali.
Un percorso legato a un fenomeno psicologico e fisiologico conosciuto per caso, la Sinestesia, dove la sperimentazione continua, le improvvisazioni e le composizioni di colori creano la mia Arte, dandole il nome di Mi...À.
Per me questo modo di esprimersi è semplice perché con i colori riesco a trasmettere quello che sento o che provo quando mi avvicino a una nuova tela. Colore visto come terapia, come disordine emozionale o come racconto di una storia, dove le pennellate emanano energia attraverso l’equilibrio e l’armonia dei colori. Nelle mie tele offro un interpretazione estremamente personale, in grado di interessare e coinvolgere emotivamente gli osservatori.
La società ci impone dei limiti, la vita quotidiana anche, l’arte mi porta a pensare a creare a sperimentare ogni volta in modo diverso, senza confini, pensando a voce alta su quello che voglio trasmettere immaginare ed emozionare.